Frank Zappa o Francesco Zappa?
Letture "aumentate"
Francesco Zappa ... Francesco Zappa ... ah, Frank Zappa! Ecco!
Il più imprevedibile e originale dei musicisti pop che però amava la musica contemporanea cosiddetta "colta".
In realtà stiamo parlando di due diverse persone ma, se continuerai a leggere, capirai che relazione ci fu tra i due Zappa.
Francesco Zappa (Milano 1717 - L'Aia 1803) fu un virtuoso del violoncello ed un compositore italiano attivo come insegnante di musica presso famiglie nobili ma anche come concertista di un certo successo in varie località europee.
Uno dei moltissimi musicisti italiani, sebbene meno famoso rispetto altri più blasonati conterranei, che tra il secolo XVII e il XVIII invasero l'Europa portando in ogni Corte, Teatro e Sala da concerto, quel gusto italiano e quello stile esecutivo e compositivo che forgiarono tutti i compositori del Continente.
Franck Zappa (Baltimora 1940 - Los Angeles 1993), anche lui di origini italiane (il padre, pure lui Francesco Zappa, trasformatosi in Francis negli Stati Uniti, provenica da Partinico, in Sicilia), è stato invece uno dei più interessanti fenomeni musicali della seconda parte del '900.
Un musicista decisamente anomalo, non solo perchè sostanzialmente autodidatta e nonostante ciò dalla produzione eclettica e d'avanguardia, ma soprattutto perchè seppe spaziare dalla musica pop/rock al jazz, dal blues fino al linguaggio della musica contemporanea dell'epoca, con sguardo attento a musicisti come Edgard Varèse, Igor Straninskij, Pierre Boulez.
Nell'articolo pubblicato nel gennaio 2004 da Amadeus, a firma di Michele Coralli, troverai altre interessanti informazioni mentre nella parte "aumentata" di questa lettura ti offro alcune rarità collegate agli argomenti dell'articolo e ... un mio piccolo contributo creativo.
Buona lettura, quindi, e buona visione/ascolto.
Il primo contributo di questa lettura "aumentata" è un breve frammento tratto dalla trasmissione TV Steve Allen Show, del 1963, citata anche nell'articolo introduttivo, in cui il giovanissimo Frank Zappa si esibisce come esecutore di strumenti particolari: due biciclette.
Il titolo della performance, di cui qui presento solo un breve estratto, è Bycicle for Two.
La produzione di Franck Zappa si può definire senza ombra di dubbio immensa, non solo per quanto riguarda le composizioni pubblicate sulle decine di Album prodotti, ma anche per l'enorme quantità di materiali rimasti nei faldoni del suo studio e solo in parte pubblicati postumi grazie all'iniziativa di due dei suoi figli.
A testimonianza dell'eclettismo e dello sperimentalismo della produzione zappiana ecco un breve estratto da The Yellow shark, l'ultimo lavoro di Franck Zappa realizzato a poche settimane dalla morte dovuta ad un cancro alla prostata.
Il concerto, registrato dal vivo e pubblicato in Album nel 1993, vede l'orchestra Ensemble Modern preparare l'esecuzione lavorando per settimane con il compositore, prima nel suo studio americano e poi in Germania nell'imminenza dei concerti che si tennero a Francoforte, Berlino e Vienna.
Si tratta di un lavoro molto sperimentale che unisce parti composte e parti che prevedono la partecipazione attiva degli esecutori nell'elaborazione dei materiali musicali proposti da Zappa.
Ma torniamo a Francesco Zappa, non il padre di Franck ma il compositore settecentesco.
Certamente intrigato dall'omonimia, ma anche interessato agli aspetti musicali della musica antica, Franck produsse nel 1984 un Album con le musiche del compositore italiano realizzate con un Synclavier e intitolato, in un misto di furbizia commerciale e stimolo della curiosità nei confronti del suo pubblico, Francesco Zappa.
Il Synclavier era uno strumento estremamente innovativo per l'epoca, creato pochi anni prima dalla ditta New England Digital, che univa le funzioni di sintetizzatore di suoni e di campionatore.
Dato il suo costo, 200000 $, non era certo alla portata di tutti ma molti musicisti affermati dell'epoca, dai Genesis a Michael Jackson, lo inserirono nelle loro produzioni.
Franck lo utilizzò per ricreare, con suoni elettronici, le musiche del compositore italiano vissuto due secoli prima.
Qui accanto un breve estratto esemplificativo dal Trio op.1 n° 1 (in origine per archi e basso continuo) di Francesco Zappa nella versione per Synclavier di Franck Zappa
Ecco invece lo stesso frammento nella versione originale per archi e clavicembalo
Avrai certamente notato, paragonando le due esecuzioni, come il Synclavier, nonostante le sue indubbie caratteristiche innovative per l'epoca, non sia stato in grado di ricreare quella comunicazione espressiva, dovuta alle caratteristiche strumentali ma anche interpretative, che la versione originale con strumenti acustici invece trasmette.
Molti anni sono passati e gli strumenti musicali moderni si sono sempre più evoluti fino ad arrivare agli attuali sintetizzatori (che con diverse tipologie di sintesi sonora possono creare sonorità nuove) ed ai Virtual instrument (che consentono ai compositori di disporre nel proprio studio di ogni tipo di campionamento per riprodurre in modo sempre più accurato, strumenti acustici tradizionali o totalmente innovativi).
Un'operazione simile a quella fatta da Franck Zappa con le musiche del suo omonimo settecentesco è stata fatta nel corso del tempo anche da altri musicisti.
Potevo io esimermi dal realizzare una mia versione personale di musiche del passato di autori importanti?
No di certo.
Non si tratta naturalmente di pretendere di "rifare" i capolavori altrui sostituendo queste versioni elettroniche a quelle originali (assolutamente da continuare ad ascoltare con venerazioni), ma solo di darne un'interpretazione con sonorità nuove e personali, immaginando quello che farebbero i veri autori se vivessero oggi e utilizzassero le moderne tecnologie.
Del resto sono convinto che se Mozart o Beethoven fossero musicisti nei nostri tempi, sarebbero entusiasti di sperimentare quello che l'elettronica e l'informatica consentono di fare oggi in campo musicale.
Ecco quindi, a conclusione di questa lettura "aumentata" la mia versione dell'Esposizione del 1° movimento Sinf. 40 K550 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Buon ascolto ed appuntamento alla prossima lettura "aumentata".