Recensione Raccolta di musica contemporanea
Corsari e cannoniere
di Diego Minoia
Interessante novità nel "mare" dell'editoria musicale italiana.
Dai "cantieri" delle Edizioni Musicali Sinfonica, dinamica realtà
inizialmente dedicatasi alla tranquille acque della didattica per le Scuole Musicali e da poco approdata alle ben più tempestose "rotte" della diffusione della musica contemporanea, è stato varato il terzo "vascello" della "flottiglia" denominata Antologia di musica contemporanea.
Il nuovo titolo (Raccolta di composizioni per flauto solo, catalogo
S-0020, distribuzione Nuova Carisch) va ad aggiungersi alle due Antologie dedicate rispettivamente alle musiche per contrabbasso e pianoforte di Autori sudamericani ed alle musiche per chitarra.
Le caratteristiche dell'opera,dall'impianto grafico minuziosamente curato fino alla semplice e raffinata estetica,danno subito la misura dell'impegno profuso dalla curatrice (la flautista Gaia Scabbia) per fare di questo "vascello" un "legno corsaro" che possa contendere qualche settore di mare alle ben più poderose cannoniere che presidiano queste "rotte" commerciali.
E' nella stiva però, come in tutti i vascelli che si rispettino,
che troviamo il "tesoro".
All'interno della raccolta infatti troviamo otto brani di altrettanti Autori, da P.Arata a E.Cominetti,da M.Dall'Ongaro a B.Giuffredi, da G.Manzi a A.M.Turcotte,per finire con V.Vinay e C.Zampetti.
La particolarità dell'opera consiste nell'offrire al flautista,
sia egli studente o concertista, un variegato panorama di linguaggi e percorsi stilistici rappresentativi di molte delle esperienze compositive maturate negli ultimi due decenni.
Lo strumentista potrà così conoscere e confrontarsi con diversi modi di "fare musica" arricchendo, oltre al proprio repertorio,anche una professionalità che non può fare a meno di maturarsi nel continuo confronto tra il proprio e l'altrui sentire.
La scelta delle Edizioni Sinfonica,encomiabile perché purtroppo
Ancora poco usuale nel settore, di dare spazio ad Autori nuovi o
Comunque meritevoli di valorizzazione, va accolta come un arricchimento importante delle sempre troppo ridotte "voci diverse" nel campo della produzione musicale contemporanea italiana.